I Muri di Carta #3 - "La Danza del Cielo" intervista a SIBOMANA



Sibomana (aprile 2018) - foto di a.DNA collective



"I giganteschi stormi di storni nei cieli di Roma sono un fenomeno stagionale che si verifica soprattutto durante i mesi autunnali e invernali. 
Ogni sera al calare del sole la natura ci regala uno spettacolo mozzafiato. In un movimento continuo e in un gioco di sincronia sorprendente, migliaia di uccelli in gruppi composti si alzano nei cieli romani e come corpi danzanti disegnano forme astratte e straordinarie sopra le nostre teste" (Sibomana – 6 aprile 2018).
 
Questo è ciò che ha scritto Sibomana per descrivere “La Danza del Cielo”: un dittico composto da due stampe fotografiche, con storni dipinti a mano su poster di carta di 3 m x 2 m circa, che ha preparato ed incollato lo scorso aprile nelle due nicchie di Affabulazione ad Ostia, dove il progetto “I Muri Di Carta” continua dal luglio del 2017.

Sibomana (aprile 2018) - foto di a.DNA collective

Due figure femminili speculari, fotografate in studio prima di essere replicate in scala; due nudi danzanti che richiamano l’armonia del movimento degli stormi di storni che spesso popolano il cielo di Roma. Chiunque sia capitato a Roma nei mesi autunnali o invernali è sicuramente stato catturato dalla magia che sprigionano le figure che sembra davvero danzino nel cielo della capitale. Una caratteristica unica che si dispiega sopra i tetti e le cupole della città eterna, quasi un messaggio che ripropone l’armonia del viaggio, del “migrare”, allineandosi al naturale corso degli eventi… inarrestabile.

foto di Tiziana Fabi



SIBOMANA (intervista)
è un artista italo-belga, cresciuto in Africa (Congo e Ruanda), per poi trasferirsi con la famiglia a Bruxelles (Belgio) dove si laurea in grafica. Nel 2009 si trasferisce in Italia, a Roma.
Dipinge da sempre, iniziando con i graffiti per poi continuare tra fotografia e pennelli, approdando anche alla poster-art. Vivere e viaggiare in diversi Paesi, conoscendo numerosi contesti, spesso di culture completamente differenti, ha influenzato molto la sua ricerca. Sibomana, infatti, ha concentrato il suo percorso artistico su progetti dedicati ad abitanti autoctoni dei luoghi che visita, ma soprattutto raccontando le storie di chi da quei luoghi emigra.

- Perchè usi la carta come supporto per le tue opere? Che senso ha per te lasciarle per strada e quindi "abbandonarle"?

Uso la carta per vari motivi. Il supporto cartaceo mi permette di lavorare su formati abbastanza grandi che posso poi attaccare per strada in poco tempo. La carta mi permette anche di continuare a usare lo stile che mi sono creato mischiando le mie fotografie con la pittura. Provo sempre a far passare un messaggio attraverso i miei lavori che attacco per strada… non pretendo di cambiare il mondo con i miei poster, ma se riesco a catturare lo sguardo di un passante e/o a farlo riflettere sul messaggio che voglio far passare, allora sono contento. Il senso sta nel catturare l'attenzione di una persona e magari fargli provare un’emozione grazie al mio disegno. 

- Quale è il senso, per te, di intervenire in città, luoghi, quartieri, diversi dal tuo?
Quali sono i tuoi metodi di approccio e contatto con la realtà che ospiterà la tua opera?

Mi piace il diverso e mi piace il contatto con posti e luoghi diversi. Un mio lavoro può avere un certo impatto in un certo luogo, ma la stessa opera messa in un altro luogo può avere un impatto molto più forte. Non lavoro a caso, la maggior parte delle volte i miei interventi si basano su un luogo predefinito, un posto che ho scelto e studiato. Per esempio il mio progetto "One Face" sul muro di separazione a Cipro, o ancora il mio progetto "Waves of the Heroes" lungo la rotta della migrazione.

> "One face": 
> "Waves of the heroes": 



 
- Di solito realizzi i tuoi lavori partendo da un ritratto fotografico centrale. Chi sono le persone che di solito ritrai nei tuoi poster e cosa vuoi comunicare a chi si imbatte in questa nuova e singolare opera per "I Muri Di Carta" ad Ostia?

Esatto, la maggior parte delle volte ritraggo persone che conosco e persone che ho incontrato durante i miei viaggi. Lo sguardo di una persona parla molto e mi piace raccontarne la storia attraverso i miei disegni. Per "I Muri Di Carta" ho provato qualcosa di nuovo, una tematica nuova e sicuramente più poetica anche se sempre legata in un certo senso alla migrazione. L'arte è prima di tutto emozione e in questo caso ho voluto incentrare tutto su questo.

 Ostia, marzo/aprile 2018


[foto installazione completa]

Sibomana (aprile 2018) - foto di a.DNA collective

Sibomana (aprile 2018) - foto di a.DNA collective


[work in progress]


 
Sibomana (aprile 2018) - foto di a.DNA collective

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